Single Cattolici Italia

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... e fu Babele. Perchè non ci capiamo?


Uomo e donna parlano ma non si capiscono


Amici! 🙋🏻

Inauguriamo il nostro primo post con un argomento basilare, partendo dalle radici: la comunicazione ed il dialogo. 😄

PERCHE' NON CI CAPIAMO?

Cominciammo presto! ...ovvero dall'inizio, da subito, con la Genesi cap. 11, a costruire una torre per salire al Cielo cioè per ritrovare quell'Amore-Dio smarrito col peccato. 

"... e fu Babele"

L'uomo dopo il peccato perde cognizione della realtà esterna ed interna, perde la capacità di COMPRENDERE l'altro ed anche se stesso, non si capisce più niente. 😮
Noi vogliamo costruire una torre per toccare il cielo con un dito (tre metri sopra il cielo? Noooo! Di più!!!) , ma... improvvisamente, mentre ci stiamo riuscendo, quasi sentendo l'odore della vittoria...... 🤩 .....non ci capiamo più. 🙁 Perchè? Vogliamo la felicità, ... "andava tutto così bene" ( = il famoso "mulino bianco"), ... ma è sbagliato tutto questo?

No, non lo è 😉

Il dialogo e la comunicazione sono alla base di tutta la creazione: ci permettono di essere in relazione e di interagire con tutto, praticamente attraverso qualsiasi cosa.
Quanti di noi sono capaci di trasmettere esattamente e con precisione tutto ciò che vogliono manifestare, comunicare e donare? L'altro capisce in modo identico al nostro? 
Non è esattamente così.

Il buon Dio infinito è così fantasioso da aver creato tanti piccoli meravigliosi ricchi "universi" (siamo noi! 😊😍 ), e questi però dopo il peccato devono re-imparare a parlare tra di loro, a comunicare affinchè l'altro ci capisca.
Abbiamo bisogno, in parallelo, anche di capire noi stessi: è una cosa non scontata, spesso tanto difficile e quasi mai considerata.

Noi interiormente abbiamo un insieme di PAROLE, PENSIERI, EMOZIONI E... PERCEZIONI.

Noi prima ascoltiamo o osserviamo qualcosa, e poi lo comprendiamo o intuiamo (ovvero PERCEPIAMO) a seconda del nostro vissuto, esperienze di vita, contesto sociale, epoche, caratteristiche personali di carattere.
Questa percezione è completamente variabile da persona a persona, e spesso ci porta fuori strada! Ci fa litigare nei rapporti, ci fa vedere una realtà diversa da quella che ci aspettiamo, insomma ci rende infelici.
"Io pensavo che tu fossi così.... ti credevo diverso/a... non me l'aspettavo... non ti capisco, non mi capisci".

Esistono indicazioni per comunicare per bene ed essere felici? 
SIIIIIII!!!!!!
Tutto sta nella verità, nella semplicità e nella calma.



PRIMA INDICAZIONE

Ricordatevi sempre in primis che non rende felici l'essere perfetti* o il non litigare, il non trovare ostacoli oppure l'avere i nostri desideri sempre soddisfatti. Il segreto è il ..... MODO DI VIVERE 😉
Bisogna assolutamente capire che la vita su questa terra non è la perfezione, ovvero la perfezione sta nell' "arcobaleno di colori diversi". Per accettare ciò c'è bisogno di preghiera e dei passi qui elencati successivamente.
Il primo passo è proprio la santa Grazia che scaturisce dai Sacramenti e vita di fede: s. Messa, riconciliazione, preghiera** quotidiana, opere di carità, digiuno***, etc. 
Fonte assoluta di guarigione, i Sacramenti ci portano la salvezza, la felicità: lo testimoniano un intero esercito infinito di persone di tutte le specie ed epoche. 
La gioia qui non viene da subito, ma è il contrario della vita terrena: all'inizio sembra all'apparenza tutto noioso e rigido, successivamente si aprono veramente le porte dei cieli! 😍
Parole d'ordine: PERSEVERANZA, COSTANZA e COERENZA! 💪  Come dice il motto: "chi la dura la vince"! 🤩 Un po' come facevano i cavalieri al loro tempo, perseveravano fino alla fine per la virtù e la causa!
Ad esempio nella vita terrena si nasce giovani e si muore vecchi, nella vita spirituale invece si ringiovanisce! E così via, potremmo fare tantissimi altri esempi, magari ne parleremo in un altro post 😉
Questa strada verso la Grazia e la guarigione serve innanzitutto a darci la pace perduta col peccato ed a conoscere e godere di più l'Amore immenso del Signore, e poi questa Grazia di Amore potrà farci aprire all'altro ed anche a noi stessi più profondamente.



SECONDA INDICAZIONE

Bisogna imparare a pensare e parlare in un italiano corretto, cioè le parole giuste al posto giusto. Si! Perchè molti non usano i termini appropriati, allora il discorso si storpia tutto e si da' all'altro un senso diverso rispetto quel che vogliamo dire/trasmettere. Diciamoci la verità: 🙄  Babele ci fa un baffo! Anzi due. Come direbbe Totò: un baffo a tortiglione! 😂
P. Maurizio Botta ripropone sante parole: "se non si impara a pensare correttamente, non possiamo comunicare correttamente", "Il pensiero è un dono di Dio - essere precisi e chiari nei propri pensieri è pegno di libertà spirituale e gioia del pensiero**** " .
Anche la punteggiatura, nello scritto, ha il suo senso, altrimenti sarebbe inutile la sua presenza.
Quindi: "noi non capiamo l'altro però vogliamo essere capiti però parlando 'come ci viene' ".... E NO! Che pretendiamo? Vogliamo il "capire al volo", con uno sguardo o col pensiero? 
Allora la parola e l'intelligenza che ci sono state date a fare? 
Per usarle, no!
Abbiamo tanti doni e non li vogliamo sfruttare, ma così rischiano di diventare "i talenti sepolti sotto terra" (Mt 25, 18). Su, forza e coraggio!
Ricordiamo che leggere tanti buoni libri aiuta nel linguaggio. 😉



TERZA INDICAZIONE

Bisogna conoscere la differenza uomo-donna (io direi anche del Creato, tutto fa brodo), le caratteristiche peculiari di ognuno.
Non è scontato: la stragrande maggioranza della terra non conosce la natura propria dell'essere uomo e dell'essere donna. 
Davvero? Si!
Ognuno agisce mosso da criteri "secondo la propria specie" (Gen 1,12 e 25), oltre che dal proprio carattere, il proprio vissuto ed esperienza, contesto di vita (luogo ed epoca), età, etc. .
L'uomo ha delle peculiarità opposte alla donna e viceversa: non a caso il buon Dio ci ha fatto "maschio e femmina" (Gen 1, 27), cioè completamente opposti. Ma ognuno di essi apporta delle singolarità che l'altro non può avere, perciò è tutto perfetto così ed è possibilissimo trovare una via di dialogo! ☺️ Ne parleremo anche nella quinta indicazione.
Qui ci sono le risposte a tutto: vedi Marte e Venere di John Gray con i suoi video online, poi Ingannevole come l'Amore, e Padre Giovanni Marini.



QUARTA INDICAZIONE

Conosci il perchè
Ogni cosa si fa perchè c'è un perchè ( 🤭 detto papale papale hehehe).
Ogni cosa ha una sua origine, anche le cose che non ci piacciono. Ad esempio nessun neonato nasce violento: ci si diventa per vite difficili e cause altamente problematiche.
Ogni nostro comportamento è scaturito da una costruzione della nostra vita, e così anche ogni vita altrui (ricordate le costruzioni, quelle con cui giocavamo da piccoli? Lego, PlayMobil? Ecco, dentro di noi ci costruiamo enormi grattacieli!).
Ogni vita, ogni persona è come una terra sacra ("togli i calzari, è terra santa" Es 3,5): bisognerebbe entrare in punta di piedi, senza giudicare*****, e capire il perchè ognuno ha un determinato comportamento.
Questo io amo chiamarlo "analisi del perchè" e non è mai giudizio, come tanta gente invece presume erroneamente proprio perchè non sa parlare! Se sapessero parlare saprebbero distinguere, ad esempio, la parola "analisi" dalla parola "constatazione" ed ancora dalla parola "giudizio"****, ma purtroppo tali differenze sono, ahimè, ancora conosciute da pochi. Se solo ci lavorassimo...
Non è facile, ma... non è neanche impossibile 😉
Per capirne di più ascolta questo video della splendida Nicoletta Musso: ci spiega come si fa a dire tutto al partner (prendete spunto anche per gli altri rapporti della vita!), senza farsi problemi ed essendo sinceri e chiari.
Un enorme ponte per le relazioni!



QUINTA INDICAZIONE

Dite ed ascoltate sempre TUTTO. Specie a voi stessi, assolutamente in coppia (se volete essere "una caro", una carne sola. Vi spogliate per fare l'amore e poi non vi spogliate di tutto ciò che è/passa nel vostro interno? Che dicotomia è mai questa?), anche nelle amicizie (se ci tenete...), dite sempre tutto ed ascoltate tanto. Siate chiari e calmi il più possibile. 
DIRE:  
A tutte le persone bisogna parlare come ai bimbi: dal momento in cui la nostra è una Babele, dobbiamo essere quanto più chiari e precisi possibili. Io lo sperimento ogni santo giorno, da anni.
Dire tutto aiuta a farsi amare, aiuta ad amare; questo aiuta veramente a rendersi tanto più amabili.
Si conosce ogni sfumatura, si possono trovare soluzioni, si può migliorare la vita e così trovare la strada della felicità e del buon vivere.
Dire tutto aiuta a liberarsi, dimezza pesi e raddoppia gioie, fa nascere alleanze e crea, così, amicizie ("chi trova un amico trova un tesoro" Sir.6, 14). Si, perchè dalla sincerità e la chiarezza nasce sempre qualche dono, un'alleanza.
Ma tutto cosa vuol dire? Vuol dire che bisogna scavare più a fondo, e dire quel che ci muove
Esempio casuale per intenderci: "Ti ho fatto male, lo so, ma ho fatto questo perchè dentro avevo questo desiderio ... allora la paura di perderti mi ha fatto agire così .... era quella ferita precedente, che mi fa ancora stare male ed allora io non riesco ad accettare questo... e non riesco a comprendere quest'altro perchè secondo me****** non è possibile... ". 
Cioè: andare alle radici, non voler imporre le "foglie" e voler guardare per forza solo quelle. Non serve a cambiare ne' guarire nulla.
ASCOLTARE
L'ascolto è l'espressione tipica dell'amore, sia che si offra sia che si riceva.
IL PERMESSO DI ESISTERE! 
Quel "santo" di Padre Giovanni Marini da Assisi ci illumina ogni momento con le sue parole: "Intendersi parlando lingue diverse".
Bisogna dare assolutamente spazio all'altra persona per farla parlare, cioè per far sì che dica tutto quel che c'è al suo interno e nel suo pensiero che (quasi) sicuramente è in tutto diverso dal mio.
"Noi viviamo perchè Dio ci da' spazio. Dare spazio ed ascoltare attentamente ed anzi, sollecitare l'altra persona a dire tutto su tutte le cose della vita. E' una fatica, ci vuole maturità, ma va fatto".
Poi ci suggerisce di considerare tutto ciò che è l'altro, e soprattutto di accettarlo e "PERDONARE L'ALTERITA' " (cfr. Robert Cheaib, Il Gioco dell'Amore), cioè perdonare che l'altro sia diverso da me.
In seguito dice di costruire l' ANTI-BABELE ... Che cosa grandiosa!!! Si riferisce ad Atti 2, 4-6: "parlavano lingue DIVERSE ma SI CAPIVANO".
La santa Grazia di Dio, lo Spirito Santo, quando scende sa' bene il fatto Suo. 😉
Praticamente non dice "cambiate" ma "restando diversi esiste la possibilità di intendervi". 



A conferma di quanto detto! Un ulteriore sintetico, commovente, stramagnifico video.... 4 Consigli per avere un matrimonio (RELAZIONE) felice | IL MIGLIOR REGALO | Juan Manuel Cotelo - Infinito Mas 1


Dio ci ha dato tutto. 
Basta aprire il cuore.


Queste credo siano le basi per instaurare relazioni positive e fruttuose col mondo e con noi stessi.
Il Signore ci ha dato un (il) grande tesoro, Se stesso: è a portata di mano. PrendiamoLo e impariamo a godere anche noi di questa felicità senza fine che va al di là di ogni incomprensione, dolore e sofferenza. 
Si! Perchè Dio è più grande di ogni male.
Ed il bello è che questo non è un sogno, ma realtà! Già è stato vissuto da miliardi di persone che hanno creduto.
Diciamo con forza il nostro CREDO oltre ogni visibile difficoltà ("lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza" Rm 8, 26) ed avviamoci sulla strada della felicità!
Il Signore, la S.Madre Celeste, i nostri angeli e santi non ci abbandonano MAI.



"Essa non abbandonò il giusto" Sap 10, 13
"non ho mai visto il giusto abbandonato" Sal 36, 25
"il Signore ama la giustizia e non abbandona i suoi fedeli" Sal 36, 27
"Il Signore non lo abbandona" Sal 36, 33
"... ma non abbandonati" 2Cor 4, 9
"non lo abbandonerà" Sal 40, 3
"la sua eredità non la può abbandonare" Sal 93, 14
"non abbandona i suoi santi" Sal 37, 28
"Il Signore non l'abbandona" Sal 37, 33
"Può una donna dimenticare il suo bambino o non amare più il piccolo che ha concepito? Anche se ci fosse una tale donna, io non ti dimenticherò mai." Is 49, 11




Sal 139, 2-17

2 ...intendi da lontano i miei pensieri (Dio già sa tutto e vede oltre, ndr)
4 La mia parola non è ancora sulla lingua
ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
6 Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.
12 nemmeno le tenebre per te sono tenebre
e la notte è luminosa come il giorno; (il pensare/vedere/percepire diverso, ndr)
per te le tenebre sono come luce.
13 Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
14 Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda; (è perfetto tutto così! ndr)
meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l'anima mia.
15 Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato (intessuto, che delizia! ndr) nelle profondità della terra.
16 Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi; (quella che a noi sembra imperfezione! ndr)
erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati
quando ancora non ne esisteva uno.
17 Quanto profondi per me i tuoi pensieri, (tutto è più grande di noi. Ogni persona ha dentro un universo: non limitiamoci a vedere solo il nostro orticello, allarghiamo lo sguardo! ndr)
quanto grande il loro numero, o Dio!





V.






NOTE:


*  L'uomo (umanità, persona) non può attendersi perfezione da un altro uomo. Solo Dio è perfetto (cfr. Catechismo di San Pio X). L'uomo qui, dopo il peccato originale, avrà sempre qualcosa che non "combacerà" con gli altri. Questa verità è particolare: ci ricorda che solo il Signore riempie completamente la nostra sete di felicità, del resto è Lui la Sorgente! 
Perciò: accogliamoci ricordandoci che, quando gli altri ci feriscono, anche noi feriamo gli altri, pur senza volerlo e spesso anche senza colpe, ma solo perchè siamo semplicemente diversi. 
Anche cercare la simbiosi e l'uguaglianza a tutti i costi è un grave male.


**  Un distinguo poco conosciuto: le preghiere sono per esempio il santo Rosario, la Coroncina alla Divina Misericordia, insomma sono quelle che si recitano. 
La preghiera indica invece quel pensiero che come un respiro continuo si rivolge al Creatore, o anche alla S.Mamma Maria o agli angeli e ai santi, ovvero quel "ti amo, ti voglio bene, ti desidero, ti vorrei dare un bacio e ti vorrei tanto abbracciare, ti ringrazio per tutte le cose stupende che hai fatto e che mi dai, benedici tutte le cose e dammi Grazia ed aiuto speciale per farle per volgerle tutte al bene" che ci regala tanta Grazia ogni minuto del giorno e della notte.


***  Il digiuno è una parola molto larga di significato. Si può fare un atto di digiuno non solo dal cibo (che è l'esempio e pratica madre) ma da me stesso, dal mio modo di pensare e percepire, il mio modo di vedere, il mio voler fare come dico io, il mio impormi e voler essere messo al centro, il mio preoccuparmi perchè debbo fare e pensare tutto io, etc. "Gesù pensaci Tu!" Il digiuno è un atto di abbandono. 
Ma ancora: digiuno dalle cose, dal mio comprare, dal mio peccare, dal mio stare sul cellulare o alla tv, sempre connesso col mondo (come se il mondo senza di me non vivesse), ... tutto può essere offerta resa sacra, accompagnata da una sincera preghiera!


****  Grandiose e sante parole di P.A. Florenskij, fisico e teologo russo, scrisse queste parole dalle carceri comuniste ai figli, poco prima di essere fucilato. 
«Amati figlioletti miei, eccovi una cosa che non posso non scrivere: abituatevi, educate voi stessi a fare tutto ciò che fate in maniera perfetta, con cura e precisione; che il vostro agire non abbia niente di impreciso, non fate niente senza provarvi gusto, in modo grossolano. Ricordatevi che nel pressapochismo si può perdere tutta la vita, mentre al contrario, nel compiere con precisione e al ritmo giusto anche le cose e le questioni di secondaria importanza, si possono scoprire molti aspetti che in seguito potranno essere per voi fonte profondissima di nuova creatività. E non solo. Chi agisce con approssimazione, si abitua anche a parlare approssimativamente, ed il parlare grossolano, impreciso e sciatto coinvolge in questa confusione anche il pensiero. Cari figlioletti miei, non permettete a voi stessi di pensare in maniera trascurata. Il pensiero è un dono di Dio ed esige che si abbia cura di sé. Essere precisi e chiari nei propri pensieri è il pegno della libertà spirituale e della gioia del pensiero».


***** CONSTATAZIONE = Dire la verità oggettiva su una realtà reale e non inventata. Non fa male a nessuno e non è peccato.
Due esempi: il cielo è blu. E' effettivamente blu! E' constatazione perchè è oggettivamente reale e vero. 
Mio figlio ha rubato la marmellata da un negozio. Qualcuno dice "è un ladro!", fa bene perchè è constatazione, perchè il fatto è reale e non inventato.
GIUDIZIO = In questo termine ho trovato due interpretazioni: condannare una persona senza avere la conoscenza propria di Dio, che sa tutto (cioè anche la causa di origine del fatto che si sta condannando), oppure anche dire (immaginare) il falso, cioè qualcosa di non reale su una persona o fatto, o PERCEPIRE una realtà distorta volendola far passare per vera quando invece la realtà è assolutamente difforme dalla nostra percezione.
Questa ultima può essere sia in "positivo" che in "negativo", attenzione!!! Spiego con degli esempi.
In "negativo" (alias calunnia): "quella si da' tante arie, è una che vuole tutti gli uomini per se'! E' una poco di buono!" Magari invece quella poveretta ha solo avuto una vita difficile e cerca amore come può; dovrebbe solo imparare a gestire la sua affettività ed a comunicare per bene. Se non la conosciamo a fondo sicuramente possiamo, con queste sentenze, entrare nel giudizio. 
Attenzione che anche con persone conosciute capita questo: siamo tanto ma tanto convinti di conoscere la verità da non renderci conto che noi stessi NON SIAMO DIO! Solo Dio sa tutto! 
In tal modo possiamo allontanare persone da questi poverini che magari non c'entrano niente e forse sono semplicemente diversi da noi. Questo è un grande danno.
In "positivo": "guarda, quello è un buon avvocato! E' bravissimo!", e mandiamo gente da lui. Invece sotto sotto è uno che ruba i soldi e fa qualcosa solo per tornaconto e quando ha l'occasione fa tanto male e danneggia tanta gente. 
In tal modo mandiamo gente da tali persone che possono invece rovinarle. Anche questo è un grande danno.
ANALISI = Prendere tutte le caratteristiche di qualcosa e metterle "a piatto o al tavolo" e cercare di capirne le interazioni considerando anche influssi esterni o probabili eventualità, alfine di trovare soluzioni ai problemi oppure rafforzare il bene che ne scaturisce o i punti di forza.


****** Tenete sempre presente il "SECONDO ME", in tutti i discorsi della vita. Se questi diventa una regola, ha un nome proprio e si chiama RELATIVISMO, ed è contro l'Amore cioè contro Dio.